La sofferenza che cos’è?

Ciao, oggi è il 14 di Maggio 2014 e anche se la primavera ancora non si vuol far vedere, se ancora la temperatura non è delle migliori, ho deciso di iniziare comunque la disintossicazione per ripulire il mio corpo dagli accumuli invernali e prepararlo per la bella stagione, sperando che prima o poi si mostri con le sue bellezze.

alchimiaDevo dire, che anche se non ho mai fumato, bevuto, mangio vegetariano da anni e lavoro energeticamente su di me con costanza quotidiana, ne ho di cose da lasciare andare. Infatti, ieri ho iniziato la purificazione con il semi digiuno, che si svolge bevendo una miscela fatta di acqua, limone, succo d’acero e pepe di cayenna da bere durante il giorno, eliminando completamente qualsiasi tipo di cibo minimo per tre giorni, massimo per tutto il tempo che si vuole.

Conosco bene questa pulizia, perchè lo fatta tante e tante volte, per moltissimi giorni consecutivi, anche fino a quaranta giorni.

Per questo ogni volta che la inizio penso sempre, che non è un problema farla, tanto oramai il grosso lo eliminato e questa volta sarà una vera passeggiata, peccato che poi in realtà non è mai così.

Oggi sono al secondo giorno, niente fame, questa per me non è stato mai un problema, non ho mai avuto paura di morire di fame, so benissimo che si può vivere tranquillamente senza cibo, nutrendosi di sola energia, l’ho sperimentato tante e tante volte. Il vero problema sono le emozioni che si smuovono e i pensieri che diventano pura confusione; come succede quando rimetti in ordine in una stanza, tutto risale a galla e si fa sentire con forza, come un fiume in piena.

Ogni volta tante cose vecchie che vengono a galla per essere lasciate andare, molte pensavo di averle già viste e risolte, ma ci sono sempre tante sfumature, che nella maggior parte dei casi sono quelle che fanno la differenza nel cambiamento della propria vita. Sono le piccole cose che fanno la differenza e non le grandi, per questo, è così difficile a volte trovare il bandolo della matassa, è necessario lavorare e lavorare su di se, non tralasciando niente, a volte è necessario come si dice spaccare il capello in due, prima di manifestare un cambiamento concreto e definitivo.

Sempre di più, mi rendo conto che il percorso evolutivo è qualcosa di davvero impegnativo da fare su se stessi, non si finisce mai di lavorare, c’è sempre da scendere più profondamente dentro se stessi, dentro un pozzo, che molto spesso è buio.

Strati e strati di informazioni sedimentate dentro il proprio Essere, che solo attraverso una presa di coscienza si possono trasformare, perchè solo quando sai cosa guardi puoi capire cosa vedi e quindi spostare l’attenzione creativa, spostare il collasso d’onda su un altro punto di vista e così creare una nuova realtà.

Non è semplice, nella maggior parte dei casi, spostare la testa da un altra parte, è quasi impossibile per alcuni, è come se fosse inchiodata in quel punto, come un pezzo di marmo, è per questo la vita a volte da dei colpi duri, per rompere quel marmo e permetterti così, di spostare la visione verso un altra direzione, solo così puoi creare una nuova realtà.

apatiaNon è facile fare questo processo da soli, lo dico per esperienza personale, sono 25 anni che sono in questa strada e nonostante la mia grande voglia di avere una guida, mi ritrovo a fare sempre tutto il lavoro di discesa e trasformazione di me, sempre da sola, nessuno che mi porti soluzioni, strategie, anche se ho fatto decine e decine di corsi, seguito tantissimi maestri e formatori, poi la vera soluzione che cambia la mia vita me le devo trovare dentro di me, in quell’invisibile dove c’è tutto, in quel mondo spirituale che è li per sostenerci e darci gli strumenti, ma che molto spesso ci dimentichiamo di contattare, ma quando non trovi soluzione alla fine è sempre li che si va in cerca, anche se non sai cosa cercare, non è facile prendere quello che ti serve, quando non lo vedi.

Per questo, continuo a tentare a sperimentare situazioni, esperienze, possibilità, informazioni, soluzioni anche folli, creo ciò che non esiste, fidandomi di ciò che il mio cuore mi dice, così che prima o poi comprenda e riesca a trovare la soluzione giusta e bella per me. E’ già successo molte volte, molte volte ho vissuto questa fase e anche se la conosco benissimo, non è mai facile ritrovarsi nel pozzo buio di se stessi, con la sensazione di essere persa, ma nonostante questa solitudine vado avanti con determinazione, perchè l’unica sicurezza e certezza che ho è la mia determinazione che prima o poi qualcosa arriverà.

Quello che mi ha spinto a diventare una guida, un EvolutionCoach è proprio questo mio vissuto, questi miei viaggi nel mondo oscuro del pozzo dell’inconscio, dove la sensazione di solitudine e di perdita molte volte ti paralizza portandoti alla rinuncia, alla resa; non è stato facile andare oltre queste sfide, ma ci sono riuscita, cado e mi rialzo, cado e mi rialzo, cado e mi rialzo, ogni volta sempre più consapevole e forte, sicura che c’è sempre qualcuno che ci sostiene anche se non lo vediamo, l’importante è fidarsi, credere che Dio è con noi e se lui è con noi, nessuno è contro di noi, se non noi stessi con i nostri limiti e le nostre paure.

Ho il desiderio di portare a chi vuole essere guidato queste mie consapevolezze, esperienze, vissuti e risultati, così da far evitare queste sofferenze alle persone che vogliono fare un processo di conoscenza di se stesso, per chi vuole andare in quel pozzo, però non da solo come è successo a me. Guidare le persone verso l’evoluzione del proprio Essere riconoscere la propria Divinità, la propria potenza, voglio Essere una fiaccola di luce, per illuminare la strada per chi la percorre per la prima volta, visto che io l’ho già percorsa molte e molte volte ed ora la conosco in ogni sua sfumatura e particolare, posso percorrerla anche nel buio.

Essere quel qualcuno che indica la strada, da soluzioni, porta una luce, ma non fa miracoli, perchè l’evoluzione è una responsabilità personale, nell’evoluzione il miracolo non esiste, siamo noi con la nostra consapevolezza di Essere degli Dei che facciamo il miracolo, forse è per questo che pochissime persone intraprendono questo percorso.

Pochissime persone agiscono e si impegnano veramente e costantemente per evolvere, tutti si lamentano, tutti si disperano, ma fino a quando non si tocca il fondo nessuno fa veramente qualcosa, molti iniziano, ma poi si arrendono alle prime difficoltà, ai primi muri da abbattere, come malattie, debiti, mancanza di soldi, difficoltà lavorative, mancanza di tempo, impegni familiari, etc….

In questo ultimo periodo quello che vedo in giro è tanta apatia, rassegnazione, rinuncia, fondamentalmente non c’è più energia e senza l’energia si è praticamente morti. Vedo persone che si sono arrese, hanno rinunciato ai propri sogni a raggiungere la proprio felicità; seduti sul divano con il telecomando in mano a guardare i film che qualcun’altro gli sta proiettando, alcuni magari iniziano a farsi qualche domanda, se questo film è vero oppure no, ma quando si tratta di alzarsi per togliere quel file che fa vedere quel film, pochissimi lo fanno veramente. La maggior parte cambia soltanto canale, peccato, che la tv della mente anche se cambi canale fa vedere sempre lo stesso film, a meno che non cambi il file.

luceQuesto processo richiede anche una parte di sofferenza, una sofferenza che ha un senso quello di elevarti ad i gradini più alti dell’Essere. Ci è stato insegnato che la sofferenza è brutta, fa male, è negativa, distrugge e sono d’accordo con questo, se la sofferenza è fine a se stessa, se si soffre solo perchè ci hanno detto che è necessario soffrire per vivere, se si porta la croce solo perchè ci è stato detto di farlo.

Ma se parliamo della sofferenza che è la conseguenza del percorso che ci porta verso la realizzazione del proprio fine, del proprio scopo e obiettivo, allora ben venga questa sofferenza, ben venga questo impegno che prendiamo con noi stessi, di spendere la nostra energia anche investendo su un pò di sofferenza, che ci permetterà di arrivare ai livelli più alti dell’Essere.

Gesù non ha portato la croce, non ha vissuto la passione e sofferto per noi, lui lo ha fatto solo per se stesso, per la sua evoluzione, la sua ascensione, è stato il primo messia di questo messaggio è stato il primo a mostrarci questa straordinaria possibilità che è la resurrezione dell’Essere. Allora lo si può prendere come un esempio, una guida, con questa visione il suo vissuto ha un messaggio e uno scopo non di sofferenza, ma di guida di chi ha percorso prima di noi una strada e ci ha aperto la porta, la porta della possibilità di vivere oltre il corpo, oltre la materia, oltre i limiti della mente.

Basta venerarlo è arrivata l’ora di fidarsi e di seguirlo senza resistenza, buttarsi nel buio dell’incertezza dello sconosciuto per questo serve la guida, fidarsi al 100% che ci porterò all’obiettivo anche se non comprendiamo la strada e il percorso che ci sta facendo percorrere.

Ognuno di noi è figlio di Dio è fatto della sua stessa sostanza, la sua stessa energia e può fare tutto ciò che Dio fa, manifestare la realtà che desideriamo, siamo sempre e comunque dei manifestatori che lo facciamo dal cuore, dalla mente o dalle emozioni, quello che cambia è solo il risultato, perchè Dio non ci da ciò che vogliamo, ciò che desideriamo, ciò che crediamo o ciò che meritiamo, ma solo ciò che siamo.

Basta credere di essere solo degli umani senza possibilità, degli animali limitati dalla gabbia del corpo e della mente, è ora di aprire la porta che ci farà accedere alla dimensione dell’Essere.

Se anche tu vuoi percorrere la strada dell’evoluzione e non vuoi farlo da solo, io sono qui per guidarti a raggiungere i tuoi obiettivi con chiarezza e luce.

Puoi sperimentare il mio lavoro iscrivendoti gratuitamente <<<qui>>>, fallo subito!!!

Rossella Falappa

EvolutionCoach

 

evolutioncoach

commento